Unwind è stato pubblicato in Italia nel 2010 e nonostante si tratti di una tetralogia, già finita in lingua originale, gli altri libri non sono stati ancora pubblicati in Italia. Dato che però sono passati quattro anni dal primo numero penso di poter dire che ci troviamo davanti ad una di quelle saghe che forse in Italia non sarà mai pubblicata interamente. Spero vivamente di sbagliarmi perché ho apprezzato veramente questo libro, non solo per la storia ma anche per i temi che affronta (naturalmente se i libri non verranno pubblicati in italiano me li leggerò in inglese, ma è un peccato pensare che questo libro non sarà mai disponibile alla gran parte del pubblico italiano).
La prima cosa che sento di dover dire di questo libro è che si tratta di uno young adult. Lo so, avevo detto tempo fa che volevo allontanarmi da questo genere e sono felicissima di non averlo fatto. Ho sentito di questo libro solamente una volta in un video su Youtube, la trama mi aveva subito incuriosito e dopo essermi informata di più ho deciso che sarebbe stata una delle mie prossime letture. Ci troviamo in un futuro non troppo precisato, dopo la Guerra Morale che ha portato in auge la Divisione. La Divisione è praticamente la possibilità di un genitore di “abortire” dopo aver fatto nascere il bambino, quando questi raggiunge i tredici anni i genitori devono decidere se tenerlo o dividerlo. Con la Divisione i ragazzini vengono realmente divisi e quindi forniscono organi e parti di ricambio che andranno a salvare la vita di altre persone. Questa idea della divisione può sembrare un po’ sciocca, ma leggendo il libro diventa più che credibile e quello che è successo verrà specificato più avanti nel romanzo, dando quindi a questa pratica una spiegazione abbastanza soddisfacente.
Ho apprezzato fin dall’inizio la strutta dei capitoli che, pur essendo alcune volte molto brevi, alternano i punti di vista dei tre personaggi principali. In questo modo la narrazione non risulta mai monotona perché passiamo sempre da una situazione all’altra e vengono coperti dei buchi che altrimenti avremmo nella narrazione in prima persona fatta da uno solo di questi personaggi. Sempre per quanto riguarda i personaggi è veramente interessante il fatto che i tre protagonisti provengono da contesti molti diversi e quindi le ragioni delle loro Divisioni sono molto diverse: Connor viene diviso perché per i genitori è un problema a causa del suo carattere iroso; Risa è stata abbandonata da piccola e l’orfanotrofio che si prende cura di lei deve dividerla perché pur essendo brava nello studio non eccelle in nessun campo e quindi dal loro punto di vista è una spesa e basta; infine Lev è una Decima, la sua famiglia è molto religiosa e per loro offrire loro decimo figlio è una cosa che ogni bravo credente farebbe, perché la vita di Lev può salvarne molte altre. Già solo partendo da questi elementi possiamo vedere tante tematiche che vengono considerate, prima tra tutte la decisione di abbandonare un proprio figlio e, per quanto riguarda il caso di Lev, il fanatismo religioso che porta a fare delle azioni completamenti folli ma che la religione rende plausibili. Tutti loro sono uniti dal fatto di essere dei Dividendi, ragazzi che saranno divisi, questa loro condizione li portano a riflettere,e portano a riflettere anche il lettore, sul tema dell’abbandono, dell’essere rifiutato proprio da chi dovrebbe prendersi cura di te. Conor, Risa e Lev parlano anche di quello che gli è successo, del fatto di essere stati delusi da chi li ha cresciuti ed è interessante osservare le loro opinioni in merito. Durante alcune delle loro conversazioni viene affrontato il tema dell’aborto che, in questo universo futuristico e distopico,è un tema più vicino al lettore. Naturalmente un tema così complesso viene affrontato in maniera relativamente superficiale, anche se il fatto che i protagonisti siano direttamente toccati dalla questione rende il lettore e più attento e lo porta a riflettere più approfonditamente.
Le sette parti in cui il testo è diviso riportano delle citazione o degli estratti di conversazioni che, anche se inventate in alcuni casi, aiutano a creare un contesto a quella che è la vicenda principale. Abbiamo ad esempio una citazione di Einstein che, dopo la lettura del libro, assume un nuovo significato. Altre frasi che ci vengono riportate sono inventate ma ci aiutano a capire cosa è successo prima di quello che stiamo leggendo. Ho apprezzato il fatto che gli elementi che ci permettono di contestualizzare questo universo siano inseriti in modo graduale e non palese, evitando di sembrare troppo un documentario. Inoltre tutto viene spiegato, anche elementi che all’inizio ci sono fatti vedere senza una reale spiegazione.
Come già accennato in questo universo i ragazzi vengono divisi per fornire parti di ricambio, organi per chi ne ha bisogno. Questo comporta un grande cambiamento all’interno del sistema medico, perché non è più necessario operare per rimettere le cose a posto, quindi non ci sono più medici che curano pazienti, ma solo di chirurghi il cui scopo è mettere insieme i pezzi. Sempre parlando di trapianti Neal Shusterman ha deciso di creare un collegamento tra le parti del corpo e quello che erano prima, quindi una persona non eredita solo una parte del corpo, ma anche quello che quella parte del corpo sapeva fare (se ad esempio due mani erano di un ragazzino che sapeva fare un trucco di magia con le carte, anche la persone che le ottiene sarà in grado di fare quel trucco di magia). Naturalmente questa decisione potrebbe non andare a genio a molti, ma se prendiamo in considerazione che ci troviamo all’interno di un romanzo in parte fantastico non è un reale problema.
I tre personaggi portano l’attenzione del problema su due aspetti diversi della pratica della Divisione. Connor e Risa ci presentano quelli che sono i problemi morali, particolarmente significativi sono i dialoghi in cui parlano dell’anima, della sua possibile esistenza e della fine che fa una volta che avviene la divisione. Lev, al contrario, ha una sua filosofia riguardo i processo di Divisione che è maturata negli anni passati con i genitori che, fortemente religiosi, gli hanno trasmetto l’idea che la Divisone è un modo per sacrificarsi per il bene comune, e non significa la fine della vita, perché tutte le parti di una persona continuano a vivere, anche se in corpi diversi. Connor e Risa invece si rendono conto che la Divisione è una sentenza di morte ed è per questo motivo che cercano di scappare a tutti i costi, Lev al contrario non si oppone alla Divisione, perché il suo pensiero a riguardo gli permette di affrontare la situazione in un modo molto più ottimistico anche se si tratta di una bugia.
Procedendo con la narrazione ci viene spiegato quale è il passato storico di questo mondo e riusciamo a capire quali sono stati gli eventi che hanno portato alla Divisione. All’interno di questa parte è interessante vedere alcune considerazioni dell’Ammiraglio che, parlando della Guerra Morale, spiega come ad un certo punto le guerre, che sono nate perché due o più sezioni supportano idee diverse, diventano delle guerre alimentate dall’odio e dove nessuno si preoccupa più di alimentare quegli ideali che le avevano scatenate. Questa guerra, per quanto possa sembrare distante da quelle che conosciamo, trova alla fine soluzione dettata dall’economia, dalla possibilità di poter guadagnare alle spalle di qualcuno, la Divisione viene vista come una soluzione che accontenta entrambe le fazioni e che allo steso tempo permette un guadagno, perché si viene a creare tutto un mercato sugli organi che i Dividendi forniscono.
La parte più pesante del libro è stata senza dubbio quella in cui assistiamo ad una divisione, in cui non solo capiamo quello che la Divisione veramente è, ma anche quella in cui la vediamo attraverso gli occhi di un dividendo. Questa parte è stata veramente toccante e pesante, dopo averla letta mi sono dovuta prende un momento per realizzare e per capire bene quello che avevo letto. Dopo questo capitolo tutta la vicenda, tutta la paura per la Divisione diventa molto più forte e reale e riusciamo ad immedesimarci meglio con i personaggi e con la paura che provano per quello che è il loro futuro.
Penso di aver parlato delle cose più importanti di questo romanzo o almeno di quelle che hanno attirato la mia attenzione, anche se ho l’impressione di non essere riuscita a trasmettere perfettamente quello che questo libro è. L’ultima cosa che devo die è che si tratta di un libro da leggere, la storia è fantastica e il carico di tematiche morali che vengon affrontate non ha eguali in nessun libro che abbia mai letto. Anche se può sembrare distante dal nostro presente queste tematiche sono comunque le stesse e possono essere applicate anche a quelli che sono i problemi etici del nostro presente medico. Leggetelo.
Saga completa
1. Unwind. La divisione
2. UnWholly
3. UnSouled
4. Undivided
Altro: È praticamente sicuro che risarà una trasposizione cinematografica.