MISS PEREGRINE’S HOME FOR PECULIAR CHILDREN – Ransom Riggs

Mi ero appena rassegnato a un’esistenza noiosa, quando iniziarono a succedere cose straordinarie. La prima fu davvero traumatica. E come tutto ciò che ti cambia per sempre, spaccò la mia vita in due metà: il Prima e il Dopo. Anche questo, al pari di molti altri eventi incredibili che sarebbero accaduti in seguito, aveva a che fare con mio nonno, Abraham Portman.

Genere: letteratura per ragazzi, fantasy

Anno di pubblicazione: 2011

Pagine: 382

Avevo visto questo libro in libreria qualche mese fa e mi aveva subito incuriosito. Il titolo era abbastanza particolare e le foto d’epoca mi hanno subito affascinata. All’inizio non l’ho comprato, ma dopo poco, e dopo aver scoperto che Tim Burton si occuperà di crearne la trasposizione cinematografica, ho pensato bene di leggerlo. Dal momento che si tratta di un libro per bambini/adolescenti, ho pensato di comprarlo in inglese. In effetti il lessico utilizzato è semplice e la storia scorre velocemente.

Il libro parla di Jacob, un ragazzino che ha come suo unico amico il nonno che fin da quando lui aveva pochi anni gli racconta delle strane storie sulla sua infanzia. Queste storie sono popolate da mostri e da bambini con poter speciali. Crescendo Jason comincia a capire che tutte queste storie sono inventate e che non sono minimamente vere. Tutto cambia quando il nonno viene ucciso brutalmente in un bosco e Jacob è convinto di aver visto un mostro tra gli alberi. Quella apparizione lo porta a chiedersi se le storie del nonno fossero veramente delle invenzioni o se invece ci fosse qualcosa di vero. Questo lo porta ad andare in Europa con il padre, per cercare informazioni sull’infanzia del nonno, quello che scoprirà sarà sorprendente e del tutto inaspettato.

Una delle prime cose che si può notare in questo libro, e che non compare in molti altri, è il fatto che la storia è intervallata da alcune foto d’epoca. Trovo questa idea molto interessante e particolarmente utile, perché avvicina molto il lettore al protagonista. In un primo momento si legge di come sono queste foto e un momento dopo le si guarda in prima persona. Questo elemento potrebbe sembra superficiale, ma in realtà crea una connessione visiva molto forte con il protagonista. L’altra cosa interessante di queste foto è che sono, quasi tutte, foto reali che non sono state modifica (solo alcune di loro hanno subito delle modifiche minime, ma quasi tutte sono originali). Personalmente mi piacciono molto queste foto in bianco e nero che sono come in portale verso un’epoca storica che non potremo mai vivere in prima persona. Sempre parlando delle foto, devo dire che alcune sono veramente inquietanti, e consiglio di non leggere questo libro di notte, specie se una persona  facilmente impressionabile (come la sottoscritta).

Non penso sia corretto definire questo libro come un horror, tuttavia sono presenti delle situazioni che aiutano ad aumentare questa atmosfera di terrore. Naturalmente non si tratta di atmosfere eccessivamente terrorizzanti. Le foto, come già detto, contribuiscono non poco a questo scopo e aiutano a creare un’idea di mistero attorno al protagonista.

Verso la fine abbiamo una scoperta che dovrebbe essere scioccante. In realtà quello che succede è abbastanza ovvio e per niente inaspettato. Naturalmente si può considerare questa “pecca” come qualcosa di non troppo negativo dal momento che il libro è rivolto ad un pubblico molto giovane che probabilmente, non avendo molta esperienza in materia, potrebbe effettivamente non aspettarsi un risvolto del genere.

Un ultimo elemento, che per me è stato abbastanza negativo, è il fatto che non sono riuscita a legarmi molto ai personaggi. Nessuno di loro viene approfondito particolarmente e ci troviamo davanti a molti personaggi che sono solamente nomi e poco di più. Leggevo quello che gli succedeva, ma in realtà non ho sentito di essere entrata nel loro mondo. Questo naturalmente incide fortemente sulla mia valutazione del libro, che non è riuscito a colpirmi in pieno. Capisco che il libro fa è arte di una trilogia, ma non penso che questo possa giustificare del tutto questa scelta di non approfondire i personaggi.

Quello che mi ha fatto rivalutare negativamente il libro, oltre a quello già presentato prima, è il fatto che alcune situazioni sono poco realistiche. [SPOILER] Come quando Jacob deve scegliere se seguire i ragazzi che ha appena conosciuto e lasciare la sua famiglia per sempre e quando sceglie di lasciare per sempre la famiglia non è minimamente rattristato al pensiero che non potrà più rivedere i suoi genitori. Per quanto si possa odiare la propria famiglia penso che questo comportamento e questa reazione siano irreali. Capisco che stiamo parlando di ragazzini che hanno delle capacità peculiari, ma non per questo si devono comportare in modo innaturale.

In conclusione penso che questo libro possa essere buono per un pubblico molto piccolo che, con la sua fantasia, riuscirebbe a trarne il massimo. Non è un romanzo adatto a chi invece è più adulto, perché alcuni elementi della trama sono molti evidenti. Sinceramente sono rimasta un po’ delusa, ma forse leggerò il seguito, per vedere se c’è qualche miglioramento con il proseguire della trama.

Voto: 6.3

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