SHIFT- Hugh Howey

Genere: distopico,

Pagine: 622

Anno di pubblicazione: 2014

Saga: 2° volume

 

Mesi fa lessi “Wool” il primo volume dell’omonima trilogia di Hugh Howey e dopo aver trovato il libreria “Shift”, il secondo volume, non ho esitato neanche una frazione di secondo a comprarlo. “Wool” mi era piaciuto tantissimo ed ero davvero curiosa di continuare a leggere dell’universo dispotico di Howey.

Il primo libro ci aveva lasciato con molti interrogativi e “Shift” ha il grandissimo pregio di dar risposta a molti di questi. Si parte infatti dal principio, con altri personaggi che ci faranno vedere cosa è successo al mondo e quali sono state le scelte che hanno portato parte dell’umanità a rifugiarsi in questi silos per sopravvivere.

Nella prima parte del libro ci sono due storie parallele che procedono a capitoli alternati e, anche se la fine è banale, ciò di cui si parla è interessante perchè ci porta direttamente alle origini di quello sconvolgimento che ha cambiato il mondo per sempre. Per il resto la storia procede sempre piena di colpi di scena. Dalla presenza dei contini cliff hangers appare chiaro che il volume dell’edizione italiana sia un insieme di più libri che in America sono stati pubblicati singolarmente.. Questo tuttavia permette alla lettura di procedere in maniera spedita, perchè c’è una grande suspance.

La trama è ben strutturata ed è veramente bello il momento in cui il protagonista di questo volume entra in contatto con i personaggi del primo libro e ne approfondisce uno in particolare (avito il nome per evitare spoilers).

Un’ulteriore cose che mi è piaciuta davvero tanto, e che era presente anche in “Wool”, sono le storie che affiancano la trama principale. Ogni tanto ci sono queste storie minori, che pur non avendo un ruolo principale riescono veramente a sconvolgerti. Penso che Hugh Howey sia veramente bravo in questo, nel riuscire a creare delle storie brevi davvero belle (e tristi nella maggior parte delle volte), pur dando poco spazio ai personaggi che ne fanno parte. Inoltre queste storie si amalgamano bene con la linea principale di tutto il romanzo.

A differenza di “Wool” “Shift” ci mostra un lato dell’umanità molto più freddo e calcolatore, mentre in “Wool” l’accento veniva messo sulla necessita di collaborare per la sopravvivenza del Silo, in “Shift” chi è al comando ha preso una decisione molto drastica, ma non ha avuto il minimo ripensamento (anche qui non mi dilungo per evitare spoiler). Quindi al post-apocalittico si aggiunge anche una bella dose di complottismo e “il governo ci nasconde qualcosa!” a coronare il quadro.

Se proprio devo trovare una critica, l’unica cosa che mi verrebbe da dire è che il romanzo è troppo “americanocentrico”. È ovvio che l’attenzione sia rivolta sull’America (anche per il fatto che lo scrittore è americano), ma mi sembra un p’ò ingiusto non citare minimamente il resto del mondo (se non solo in una piccola parte).

In fine, come per “Wool”, devo dire che questo libro è davvero bello. Vengono fornite risposte a molte delle domande che sono state lasciate in sospeso dal primo libro ma allo stesso tempo ci troviamo di fronte a molte altre domande che, speriamo, avranno risposta nell’ultimo capitolo della saga.

Voto: ●●●●○

Qui trovi la recensione di Wool > https://antrodellibro.wordpress.com/2013/10/27/wool-hugh-howey/

 

 

Immagine

 

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