“Dune” è una pietra miliare della letteratura fantascientifica e benchè questo genere non sia tra i miei preferiti ho comunque pensato che potesse essere una buona idea leggere il primo romanzo di questa saga, anche solo per cultura generale. Devo dire che, nonostante le mie aspettative non fossero molto alte, “Dune” mi è veramente piaciuto.
“Dune” è ambientato in un futuro imprecisato (ma ancora molto lontano), gli uomini sono riusciti a conquistare altri pianeti nello spazio e tra questi c’è Arrakis (chiamato anche Dune) che, nonostante sia inospitale, in quanto coperto interamente dalla sabbia e senza il minimo di precipitazioni da sempre, è un pianeta molto importante perchè in esso si trova il Melange, la spezia. Questo pianeta viene affidato al Duca Leto e alla sua famiglia (Lady Jessica, una concubina solo su carta però, perchè è la donna che il Duca ama veramente, e Paul, unico figlio ed erede). Naturalmente il Duca Leto ha molti nemici che vorrebbero avere il governo di Arrakis e che cominciano fin dall’inizio della storia ad attuare dei piani per ucciderlo. Non dirò niente di più per paura di fare troppi spoiler.
La trama è molto avvincente e fatta bene, ci sono molti personaggi che ne fanno parte e all’inizio può essere un p’ò confusionario (specie per il fatto che vengono nominate molte cose che non si conoscono), ma con pazienza e dando un’occhiata alla legenda in fondo al libro si riesce a seguire bene tutta la storia. La cosa che ho trovato davvero affascinante è il fatto che neanche per un secondo si mette in dubbio la veridicità del mondo che ci viene presentato. Si ha quasi l’impressione di leggere su un libro di storia di qualcosa che è veramente accaduto.
Personalmente ho apprezzato molto tutte le considerazioni che riguardano le strategia da attuare, sia i matrimoni per formare delle alleanze, sia il modo di attuare i piani. Questo aspetto ha un ruolo molto importante ed è uno di quegli elementi che aiutano ad aumentare la realtà della storia di Muad’Dib (Paul), perchè sono le cose che hanno fatto tutte le persone che sono state al potere, magari questo tipo di comportamento si avvicina di più al periodo medioevale, ma è comunque interessante.
Il fatto che il libro sia abbastanza lungo (660 pagine, senza contare le appendici), come al solito, permette al lettore di formare un legame molto forte non solo con la storia che si sta leggendo ma, cosa più importante, con le persone che ne fanno parte e il luogo in cui tutto si svolge, pian piano ci si affeziona a questo pianeta inospitale.
In conclusione, credo che “Dune” sia un ottimo libro da leggere, non solo per gli amanti del genere fantascientifico, ma per chiunque. La trama si snoda benissimo tra personaggi e luoghi e il lettore diventa uno spettatore sempre più interessato a quello che sta succedendo sul pianeta di Arrakis.
Voto: ●●●●◌
Un pensiero riguardo “DUNE – Frank Herbert”