Per settimane ho sentito parlare bene di questo libro e dopo aver letto un estratto su Kindle ho pensato di comprarmi la copia cartacea per cominciare effettivamente a leggerlo. In questo caso, a differenza di molti altri, avevo molte aspettative perchè ne ho sentito parlare benissimo da tutti.
Il libro racconta di una ragazza di sedici anni, Hazel Grace, che deve fronteggiare un cancro ai polmoni. I genitori la spingono a frequentare un gruppo di supporto e un giorno Hazel incontra Augustus e da qui comincia la loro storia d’amore.
Come prima cosa devo dire che mi piacciono moltissimo i personaggi, tutti (tranne la ragazza di Isaac, per chiari motivi). Benchè le protagonista sia una sedicenne, e John Green abbia trentasei anni, trovo che l’autore sia riuscito ad immedesimarsi perfettamente in Hazel (e non mi riferisco sono all’immedesimazione in una persona che soffre di cancro, quanto piuttosto di quella in una ragazza adolescente che si innamora).
Il fatto che la vicenda sia narrata in prima persona è stata, secondo me, una buona scelta per il tipo di storia che John Green voleva scrivere. Solo in questo modo è facile per il lettore immedesimarsi perfettamente nella storia di Hazel. Inoltre la bravura di John Green è quella di trattare di un argomento pesante e difficile come il cancro, riuscendo comunque a presentarlo con leggerezza. Con “leggerezza” però non si deve intendere “superficialità”, quello che intendo dire infatti è che l’argomento non è comunque sminuito, ma il modo con cui viene affrontato dai protagonisti (scherzandoci sopra) risulta vero e riesce ad alleggerirlo. Tutto il romanzo si basa su questo continuo equilibrio tra leggerezza e pesantezza della condizione dei ragazzi.
L’unica cosa che mi è rimasta da dire è che il libro è veramente bello e la storia veramente toccante. Non sono una di quelle persone che piange quando legge un libro, ma devo dire che questa volta non sono riuscita a trattenere le lacrime.
Voto: ●●●●●