Genere: romanzo distopico, fantascienza
Pagine: 320
Anno di pubblicazione: 1949
Dopo aver letto Fahrenheit 451 la curiosità mi ha portato a leggere anche 1984 di Orwell(1903 – 1950). Per quanto i due romanzi siano differenti è comunque facile notare quali sono le somiglianze che portano spesso ad associare questi due gradi classici.
La storia narrata da Orwell è ambientata nel 1984 circa (il protagonista non è infatti sicuro che l’anno sia corretto) nell’Oceania. In questo futuro il mondo è suddiviso tra tre grandi superpotenze: Oceania, Eurasia e Estasia. Nell’Oceania c’è un solo partito che governa tutta la nazione e la figura del Grande Fratello è sempre presente. Questo partito controlla ogni singolo movimento dei suoi abitanti, nelle case infatti c’è un teleschermo sempre accesso (il cui volume può solo essere abbassato, ma mai annullato del tutto). La cosa importante è che questo schermo non solo trasmette ma riceve anche, quindi chiunque (o meglio, chiunque all’interno del partito) può controllare in ogni momento cosa succede nelle case. Il controllo è quindi molto forte e molto utilizzato per cercare di fare in modo che non si vengano a formare dei movimenti di ribellione al partito. Il protagonista, Winston Smith, abita in un appartamento in cui si trova una piccola parte della stanza che è coperta dal muro e che quindi non è possibile vedere attraverso lo schermo. Winston decide di scrivere un diario in cui appunta i suoi pensieri e piano piano si rende conto di come il modo in cui vive sia sbagliato: il partito controlla tutto quello che viene fatto, non permette che ci sia nessuno che possa ribellarsi in qualche modo, fa sparire tutte quelle persone che sembrano non appoggiare l’ideologia del partito (queste persone poi vengono cancellate del tutto, è come se non fossero mai esistite) e cosa più importante controllano il passato. Il controllo del passato è una delle cose che maggiormente mi ha toccato quando l’ho letta. In poche parole quello che succede è che c’è un Ministero che ha il compito di fare in modo che quello che il partito sta facendo nel presente coincida completamente con quello che aveva detto di fare nel passato. Facendo un esempio, se il partito ha detto che nel giro di un anno il commercio di un certo bene fosse aumentato del 30% e invece questo aumenta solo del 20%, tutti i giornali e articoli che hanno portato la notizia relativa al 30% vengono cambiati. Quello che quindi si cerca di fare è di dimostrare come il partito non possa sbagliare mai.
Oltre al controllo sul passato, che considero uno degli elementi più agghiaccianti e spaventosi di questa realtà creata da Orwell, mi ha anche colpito molto la creazione della neolingua. All’interno di questa nazione ci sono infatti delle persone che hanno il compito di creare una nuova lingua, ma quello che fa veramente impressione è la giustificazione e la spiegazione che ne viene data. La neolingua ha sempre meno parole e questo non viene fatto per motivi di comodità, ma perchè in questo modo alle persone vengono private delle parole con cui possono esprimere i propri pensieri. Quello che quindi stanno cercando di fare è di intervenire sui pensieri delle persone, facendo in modo che nessuno possa in qualche modo opporsi all’ideologia del partito, partendo dalla lingua, togliendo quindi gli strumenti che permetterebbero una cosa del genere.
La neolingua inoltra viene usata per riscrivere le vecchie opere letterarie che devono adeguarsi al nuovo sviluppo della lingua e che quindi non devono contenere dei termini che dovranno sparire. Nel momento in cui si parla di come opere di Shakespear, di Byron, di Milton…devono essere cambiate ho avuto un tuffo al cuore. Il pensiero che delle opere così importanti per la storia che portano possano subire una qualche modificazione mi ha toccato molto.
Nel romanzo un ruolo da protagonista viene occupato dal sesso e, in maniera più importante, dal piacere sessuale. Il partito infatti controlla rigidamente anche questo aspetto della vita e considera il sesso unicamente come metodo per procreare e cerca di togliergli tutto il piacere che invece potrebbe dare. E’ proprio attraverso il sesso e attraverso la relazione d’amore con Julia che Winston cerca di opporsi al partito anche se in modo indiretto (cerca infatti di non essere scoperto).
Parlando sempre del Partito, è molto interessante il concetto di “bipensiero”, ovvero la possibilità di accettare contemporaneamente l’esistenza di due idee che sono contrapposte e che si autoescludono. E’ fondamentale che la popolazione sia abituata a pensare in questi termini perchè in questo modo il Partito può affermare sempre quello che vuole evitando di avere torto. Ciò si vede in particolar modo quando durante un discorso contro l’Eurasia (contro cui l’Oceania è in guerra), il leader, durante una frase, cambia discorso e parla contro l’Estasia perchè adesso l’Oceania è in guerra contro questa superpotenza. In quel momento, anche se si è durante un discorso, la folla segue il filo logico del leader e sostiene che l’Oceania è sempre stata in guerra con l’Estasia. C’è un completo controllo mentale da parte del partito che serve proprio per evitare che si vengano a creare dei movimenti di opposizione.
Gli aspetti da analizzare di questo romanzo sarebbero milioni, ma penso che la cosa migliore sia leggerlo in prima persona. Orwell ha creato un mondo orribile, ma forse la cosa più spaventosa è il fatto che in alcune parti del mondo si è già realizzata una realtà simile a questa.
LA GUERRA E’ PACE.
LA LIBERTA’ E’ SCHIAVITU’.
L’IGNORANZA E’ FORZA.