Continuando il mio approfondimento nei confronti di Stephen King son incappata in Cose Preziose. Non conoscevo questo libro ma la trama che ho letto nel resto del volume mi ha incuriosito veramente tanto e a convincermi è stato il fatto che questo libro è un horror, e mi sono trovata davanti proprio ciò che mi aspetto di leggere quando vedo il nome di Stephen King stampato sul fronte di un libro.
Il tutto comincia in una cittadina chiamata Castel Rock dove apre un nuovo negozio, Cose Preziose, dove vengono venduta le cose più disparate e la cosa più interessante è che ognuno riesce a trovare qualcosa che desidera ardentemente. Il Signor Gaunt, il titolare del nuovo negozio, risulta essere un tipo molto affascinante anche se alcune volte ha un aspetto che quasi spaventa i suoi clienti. Una particolarità di questo negozio è il modo in cui le cose sono pagate: i compratori fanno un’offerta e il Signor Gaunt chiede sempre di comprendere nel pagamento un piccolo “scherzo” nei confronti di qualcuno di quella città. Il grande della trama è proprio l’intreccio degli scherzi che vengono fatti che collegano i cittadini finchè non si viene a scoprire pagine dopo pagina il piano del signor Gaunt.
I personaggi sono tutti molto interessanti e il fatto che il libro sia di oltre settecento pagine permette di conoscerli bene e di sapere cosa è successo nella loro vita per renderli così. E’ anche affascinante vedere quale sono i rapporti che tengono tutti i personaggi legati, anche se quasi per la maggior parte sono dei rapporti di rabbia e odio represso.
Mi sono piaciuti veramente tanto le riflessioni che vengono fatti da uno dei personaggi principali, Alan (lo sceriffo della città), che dopo la morte della moglie e del figlio non riesce a darsi pace perchè convinto che avrebbe potuto evitare l’incidente in cui i due hanno perso la vita. Qui si parla del grande senso di colpa che colpisce una persona nel momento in cui perde chi ama, si è sicuri di aver tralasciato qualcosa che avrebbe potuto cambiare le cose e si cerca di rendersi colpevoli in qualche modo perchè è impossibile che le cose non potessero essere cambiate.
Bellissime sono anche le descrizioni quando lo sceriffo della città si rende conto che qualcosa sta per succedere. C’è questo odore nell’aria, questa sensazione che qualcosa di veramente grande stia per succedere, nel libro si parla di qualcosa che “si rompe” e secondo me questa immagine è assolutamente azzeccata. Sempre parlando delle abilità di scrittura di Stephen King devo parlare anche di quanto descrive l’ossessione che piano piano si impossessa delle persone che comprano qualcosa nel nuovo negozio. Il tutto comincia molto piano, quasi in sordina, per poi diventare sempre più palese, ma tutto avviene in maniera talmente naturale che ci si sente completamente travolti da questo sentimento di gelosia e insicurezza che attanaglia i protagonisti.
In questo romanzo si trova benissimo quella che è la vena horror di Stephen King, non solo per alcune descrizioni che fanno accapponare la pelle, ma anche perchè non viene risparmiato nessuno (mi riferisco in particolar modo a quello che succede a Brian). In conclusione posso dire che questo libro mi è piaciuto veramente moltissimo, la trama e l’intreccio presente sono veramente sopraffini senza contare poi tutti i temi che vengono trattati e in particolar modo come la disperazione e la paura possano portare le persone a fare qualsiasi cosa.
xoxo
G.
L’ha ribloggato su alessandrapeluso.