Dal momento che adoro Edgar Allan Poe, è stato doveroso da parte mia leggere l’unico romanzo che abbia mai scritto: Le avventure di Gordon Pym. In questo caso mi sono affidata completamente alla fiducia che ho nei confronti di questo autore, infatti non conoscevo quasi per niente la trama tranne che la vicenda era ambientata in mare; avendo poi letto “Manoscritto ritrovato in una bottiglia” (ed avendolo adorato) ero abbastanza sicura che anche il romanzo mi sarebbe piaciuto.
Sullo stile di Poe ho parlato nella mia recensione su alcuni dei suoi racconti, quindi mi limiterò a dire che adoro veramente tanto il modo in cui scrive e riesce a rendere perfettamente i sentimenti di terrore che attanagliano i protagonisti dei suoi racconti. Anche in questo caso la vicenda è narrata in prima persona e ciò mi piace davvero molto perchè mi immedesimo senza problemi in chi racconta la vicenda..
La storia è molto bella. Leggendo il libro ho avuto l’impressione che il romanzo fosse un collage di più racconti, il che effettivamente è vero, uniti dal filo conduttore che è Gordon Pym il quale si trova a vivere queste avventure. E’ quindi possibile notare come ci siano dei picchi in cui la bravura di Poe sia più visibile e altri (i punti in cui ad esempio ci sono dei cambiamenti di setting) che risultano più tranquilli. Il finale lascia inevitabilmente con il fiato sospeso e alimenta al massimo le fantasie del lettore.
Parlando più nel particolare delle vicende, trovo che il fatto che siano ambientate in mare sia un elemento che va molto a favore della storia. Tutt’ora non conosciamo pienamente i misteri che il mare nasconde, e ritrovarsi a varcare i confini del monto (tornando nell’Ottocento) rende il tutto più misterioso e terrificante.
Per quanto riguarda la parte ambientata nell’isola trovo davvero affascinante l’utilizzo dei colori nero e bianco. Anche qui la fantasia del lettore può galoppare a briglie sciolte, è possibile interpretare il contrasto di colore come il contrasto tra bene o male o in altri modi.
Infine posso solo dire di aver adorato questo romanzo, anche se devo ammettere di non essere riuscita a comprendere pienamente il finale. Ma forse è proprio questo il fascino della storia: il fatto che non sia chiara e netta neanche nel finale, Poe ci porta ancora una volta ad esplorare quelle sfumature che troviamo al confine.
xoxo
G.